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Progettiamo nuovi spazi urbani

classe 2B Scuola Secondaria di I grado - I.C. F. Filzi - Milano

in collaborazione con prof.ssa arch. Micaela Bordin

Percorso laboratoriale che attraverso il coinvolgimento diretto e attivo dei ragazzi della scuola punta alla scoperta e alla conoscenza del territorio, alla sua valorizzazione attraverso l’osservazione delle risorse esistenti e le sue trasformazioni, e alla progettazione per un miglioramento dei servizi e per una rivitalizzazione degli spazi urbani.

Il percorso laboratoriale si è mosso con l’intenzione di avviare un processo finalizzato a valorizzare le risorse, formali e informali, esistenti sul territorio per un miglioramento dei servizi e per una rivitalizzazione degli spazi urbani con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuoleLa sperimentazione ha previsto come fase preliminare la ricognizione di tutte le risorse formali e informali esistenti sul territorio e l’attuazione di iniziative in cui i ragazzi hanno svolto un ruolo attivo nell’analisi dei problemi e dei contesti in cui vivono e nella progettazione dei processi di cambiamento, con particolare attenzione alla questione ambientale e alla vivibilità degli spazi aperti del quartiere. L’attività di laboratorio si è sviluppata attraverso un processo di dialogo e di approfondimento sul senso dell’abitare e del fruire gli spazi, sulla costruzione di un “diario di bordo”, sulla lettura di un percorso (nel verde, fra le strade, tra le scuole, tra i sevizi, ecc.) capace di comprendere i passaggi, gli scambi, i tempi dello spazio costruito e urbano, di analizzare le relazioni tra gli oggetti che ci circondano ogni giorno ma che sempre più spesso vediamo con indifferenza e disattenzione. Tutti questi aspetti sono diventati importanti strumenti per affinare le capacità di lettura degli strumenti cartografici e di osservazione, per sviluppare le capacità grafico-espressive, e migliorare le competenze tecniche e di rappresentazione.

In ogni contesto scelto, in ogni piccolo e grande spazio urbano proposto, si sono andati così a recuperare con forza i fattori di criticità, di disagio, di degrado o di abbandono in cui far convergere, tramite il percorso (di progetto e di nuova interrelazione sociale), incrementabili potenzialità di utilizzo e diversi modi di interpretare con semplicità lo spazio. Le aree interessate dal progetto sono stati i parchi urbani e le aree per attrezzature sportive di piccole dimensioni inseriti in un contesto residenziale e con attività scolastiche nelle vicinanze. La scelta dettata dai bisogni di potenziare i luoghi all’aperto e il servizio sportivo sono diventate le occasioni per comprendere meglio le relazioni percettive e i modi di stare insieme. Il tentativo è stato quello di evidenziare e di proporre elementi dello spazio costruito che possano costruire caratteri di identità, di identificazione e di appartenenza ad un contesto per migliorare l’orientamento e la navigabilità del tessuto di relazione. Le soluzioni sono nate da una relazione semplice di elementi: percorsi nel verde, arredi urbani e attrezzature sportive. In questo modo lo schema dei percorsi e la distribuzione funzionale degli arredi sono diventate le occasioni per rafforzare la valenza di caratterizzazione e di identificazione dello spazio. Riteniamo che il coinvolgimento dei ragazzi nella progettazione e nel ripensare gli spazi, sensibilizzandoli, costruendo strategie di conoscenza, aiutandoli nella progettazione, definisca un complesso e ricco percorso di crescita, di consapevolezza, di “riscontro di realtà” e di cittadinanza.

I ragazzi si sono organizzati in tre gruppi di progetto: Artisti; Sportivi e Designer di ScaR.

Gli “Artisti di ScaR” hanno lavorato sulla riprogettazione di un parco in via Chopin. il parco viene pensato come un nuovo luogo adatto a tutte le generazioni, dai bambini agli anziani, con nuove attrezzature per il gioco come scivoli, altalene, carrucole e nuove panchine e spazi per la sosta e il riposo all’ombra di alberi. Un nuovo percorso pedonale attraversa lo spazio verde caratterizzato da diverse essenze arboree e floreali, da una colorata cancellata e recinzione e da un originale arredo urbano oltra a nuovi lampioni per l’illuminazione.

I “Design di ScaR” propongono la sistemazione di più luoghi pubblici e privati come piccoli parchi urbani e giardini privati presenti nel quartiere. A nord dell’area tra via Ripamonti e via Buzzi, vicino alla nuova Fondazione Prada progettano un Parco Musicale con nuove panchine e un rinnovato disegno degli spazi all’aperto. Fontane, barbecue ad uso privato e pubblico, insegne luminose, sedute, luci colorate disegnano e puntellano, identificano e caratterizzano alcuni spazi urbani. Infine la “mistery box”, una “stanza” all’aperto viene pensata per offrire, in vari punti identificati nel quartiere, un luogo dove poter sostare, giocare da soli o in compagnia.

Gli “Sportivi di ScaR” invece suggeriscono, attraverso il loro progetto, la sistemazione degli impianti sportivi già esistenti nel giardino di via Erice, aggiungendo al campo da bocce un campo da basket e uno da tennis. Inoltre individuata un’altra area verde interna ad alcuni deifici in stato di abbandono in via Noto propongono la realizzazione di un nuovo luogo di ristoro come un piccolo bar e la realizzazione di alcuni campi per il gioco del ping pong.